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Gennaro Esposito, noto come ‘Gennarino’, è uno dei più celebri chef italiani, originario di Vico Equense. Fondatore della festa gastronomica “Festa a Vico”, unisce chef emergenti e rinomati. La kermesse raccoglie fondi per cause benefiche e celebra la cucina italiana con eventi annuali
Alto e imponente, Gennaro Esposito è conosciuto non solo per la sua stazza ma anche per la giovialità che lo contraddistingue, tanto da guadagnarsi il soprannome affettuoso di “Gennarino”. Questo chef, originario di Vico Equense, non è soltanto un rappresentante della gastronomia italiana, ma un personaggio carismatico capace di unire colleghi e appassionati intorno a una celebrazione della cucina che si ripete ogni anno nel suo paese natale. La sua storia è un viaggio che parte dalle radici familiari, si snoda attraverso esperienze significative e culmina nell’apertura di ristoranti che hanno saputo conquistare il palato e il cuore di molti.
Le origini di un grande chef
Gennaro nasce nel 1970 a Vico Equense, un affascinante borgo affacciato sul golfo di Napoli, circondato dai Monti Lattari. Cresce in una famiglia di mezzadri, dove il contatto con la terra e i prodotti freschi è parte integrante della vita quotidiana. La cucina della madre e le tradizioni culinarie del nonno lo introducono fin da piccolo all’arte di cucinare, mentre l’influenza dello zio pasticciere lo spinge ad approfondire anche il mondo dei dolci. Dopo il diploma all’istituto alberghiero nel 1988, Gennaro incrocia il cammino di due figure chiave:
- Gianfranco Vissani, che gli insegna a esplorare la creatività.
- Alain Ducasse, il maestro della cucina francese che gli trasmette il valore del rigore e della precisione.
La Torre del Saracino: un ristorante di eccellenza
Nel 1991, Esposito acquista un ristorante turistico sul lungomare di Seiano, trasformandolo in un luogo di alta cucina. La Torre del Saracino, situata in una storica torre di avvistamento risalente al XIV secolo, diventa il palcoscenico della sua arte culinaria. Qui, Gennaro propone piatti che raccontano la sua storia e la sua continua ricerca del nuovo, ottenendo la prima stella Michelin nel 2001 e la seconda nel 2007. Tra le sue creazioni più celebri ci sono:
- La parmigiana di pesce bandiera.
- Le candele spezzate con trippa di baccalà.
Questi piatti fondono tradizione e innovazione, rappresentando il cuore della cucina di Esposito.
Festa a Vico: un evento di comunità
La passione di Esposito non si limita alla cucina: nel 2003 decide di utilizzare la sua rete di contatti per organizzare un evento che celebra la gastronomia e la comunità locale. Nasce così “Festa a Vico”, una manifestazione che coinvolge chef di fama nazionale e internazionale, giovani talenti e abitanti del luogo. Questo evento, che si tiene ogni anno, è diventato un’importante celebrazione della cucina italiana, ma ha anche un obiettivo benefico: raccogliere fondi da destinare a cause sociali e associazioni locali.
L’ultima edizione della festa, svoltasi dal 10 al 12 giugno 2024, ha richiamato oltre 50.000 visitatori. Chef di spicco, come Davide Oldani e il francese Christophe Pelé, si sono uniti a giovani emergenti per presentare piatti che raccontano la tradizione amalfitana, contribuendo a un’atmosfera di condivisione e creatività. La Festa a Vico non è solo un evento gastronomico, ma un’esperienza che unisce culture e persone, un momento di convivialità che celebra l’amore per il cibo e la solidarietà.
Gennaro Esposito, con la sua passione per la cucina e il suo impegno sociale, ha saputo trasformare un semplice ristorante in un faro di eccellenza gastronomica, contribuendo a valorizzare il patrimonio culinario italiano. La sua storia è un esempio di come la tradizione possa incontrare l’innovazione, dando vita a piatti che non solo deliziano il palato, ma raccontano anche storie di vita e di comunità.