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Decine di famiglie sostengono la causa di residenti in Cisterna dell’Olio contro l’inquinamento sonoro causato da bar e pub. I gestori hanno fatto ricorso contro la decisione del tribunale, mentre il Comune appoggia i residenti. Si spera nel silenzio notturno
A Napoli, la movida ha assunto contorni complessi per 67 famiglie residenti nei vicoli di Cisterna dell’Olio, costrette a convivere con un inquinamento sonoro insostenibile. Questi abitanti hanno deciso di appoggiare la causa legale promossa da tre di loro, evidenziando le problematiche legate al rumore generato dai numerosi bar e pub della zona. I locali, concentrati in pochi metri, hanno trasformato le notti di molti in un incubo, costringendoli a dormire in cucina per sfuggire al chiasso che si protrae fino a notte fonda.
La situazione legale
Il legale delle famiglie in causa, ha spiegato che i gestori dei sette bar hanno presentato un ricorso contro la decisione del tribunale, che li ha ritenuti responsabili dell’inquinamento acustico. Secondo l’avvocato, i locali non hanno rispettato le misure di contenimento del rumore imposte dal tribunale, un comportamento documentato da numerosi video prodotti dai residenti. Questi filmati testimoniano l’intensità del problema, evidenziando come la situazione sia diventata insostenibile.
Il sostegno del comune
A sostenere i residenti c’è anche il Comune di Napoli, che si è schierato al loro fianco, avviando azioni di controllo per contenere il fenomeno. La presenza di bar così ravvicinati ha portato ad un affollamento di clienti sulla pubblica via, amplificando ulteriormente il rumore. I livelli di inquinamento sonoro, come sottolineato dall’avvocato delle famiglie, superano ampiamente la soglia massima consentita, rendendo necessario un intervento deciso.
Testimonianze e speranze
Le famiglie coinvolte sono pronte a testimoniare il loro disagio in aula, sperando che il tribunale accolga le loro richieste e ponga fine a questa situazione insostenibile. La lotta dei residenti di Cisterna dell’Olio è un chiaro segnale di come la movida, se non regolamentata, possa compromettere la qualità della vita di chi abita in zone ad alta densità di locali notturni. La speranza è che si possa tornare a vivere notti serene, lontane dal frastuono che ha invaso le loro case.
In sintesi, la situazione a Napoli mette in luce l’importanza di una gestione responsabile della vita notturna, affinché si possa garantire il diritto al riposo e alla tranquillità per tutti i cittadini.